sabato 27 luglio 2013

Tanti Cuori, Un Solo Battito: Cantare Sincronizza Il Ritmo Cardiaco


Quando i coristi cantano insieme non solo sono le loro voci sono in armonia.


Secondo uno studio pubblicato nella rivista Journal of Neuroscience, quando dei coristi cantano insieme, i loro ritmi cardiaci tendono a sincronizzarsi fino ad avere un battito all'unisono. Un gruppo di ricercatori svedesi, guidati da Björn Vickhoff, ha scoperto che questo sincronismo può produrre una sensazione di calma simile agli effetti dello yoga.


Funziona così: nel nostro organismo c'è un lungo nervo, chiamato il nervo vago – dalla parola latina “vagus” che significa “vagabondo” - che dal tronco encefalico scende nell'addome, dove influenza il cuore e altri cinque organi. Vickhoff afferma che l'espirazione d'aria attiva il nervo vago, il quale rallenta il battito cardiaco. Quindi, se il respiro di un gruppo di persone è in sincrono, ha senso pensare che anche il battito cardiaco lo sarà.


Il canto è molto simile alla respirazione guidata,” dice Vickhoff. “Se ti dicessi 'Inspira... espira', per te sarebbe quasi come cantare un inno in chiesa.”


I ricercatori hanno chiesto a 15 studenti della scuola superiore di cantare tre strutture canore diverse, mentre venivano registrati i loro battiti cardiaci dal polso. Quando cantavano un brano a bocca chiusa, un inno e un mantra, i coristi variavano la sincronizzazione dei loro respiri. L'inno richiese lo schema di respirazione più rigido di tutti, in quanto permetteva loro di respirare solo alla fine di ogni frase musicale. Il brano a bocca chiusa, invece, li lasciava respirare quando volevano. L'armonia massima dei loro ritmi cardiaci si ebbe durante l'inno.


Il battito sincronizzato non è interessante solo dal punto di vista musicale, dice Vickhoff, in quanto la scoperta può rendere noto anche come il canto potrebbe aiutare le persone a controllare in modo più efficace il respiro e il ritmo cardiaco. Gli anziani e le persone affette da stress tendono ad avere un ritmo cardiaco meno variabile, segno questo di scarsa salute cardiaca, perché il cuore è meno capace di adattarsi alle mutevoli necessità del corpo. Secondo Rickard Åström, un musicista che ha lavorato nel gruppo di ricerca, cantare, invece, crea uno schema, che segue la struttura della musica ed è più compatibile con i cambiamenti del ritmo cardiaco.


E i ritmi cardiaci unificati non sono solo simbolici, ma hanno conseguenze tangibili, emozionali. Il nervo vago, influenzando il cuore, ha un effetto decisivo sulla sensazione di eccitamento o calma di una persona. “Quando si cantano brani lenti insieme, il coro è invaso da ondate di un effetto calmante,” afferma Vickhoff.


I ricercatori non hanno ancora confermato nessun effetto a lungo termine sulla salute, ma Vickhoff anticipa che stanno preparando un altro esperimento che esaminerà gli effetti della sincronia sulla cooperazione. Insieme ad Åström suppone che i coristi siano migliori nella coordinazione e più sensibili l'uno verso l'altro, dopo aver provato questa sincronia fisica. I due ricercatori sperano di poter studiare se l'unione dei ritmi cardiaci può unire anche i cuori.


Traduzione di Elena Zanette di questo articolo: http://ti.me/13Bbmjk 

Esempio di canto corale

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